Livelli di cutoff del D-dimero aggiustati per età per escludere l’embolia polmonare
La misurazione del D-dimero è un passo importante nella strategia diagnostica di sospetto clinico di embolia polmonare acuta ( PE ), ma la sua utilità clinica è limitata nei pazienti anziani.
Si è determinato se un cutoff di D-dimero aggiustato per età, definito come età x 10 in pazienti di almeno 50 anni o più anziani, sia associato a un aumento della resa diagnostica del D-dimero in pazienti anziani con sospetta embolia polmonare, mediante uno studio multicentrico, multinazionale, prospettico, di gestione in 19 Centri in Belgio, Francia, Paesi Bassi e Svizzera nel periodo 2010-2013.
Tutti i pazienti presentatisi al Pronto soccorso con sospetto clinico di embolia polmonare sono stati valutati mediante una strategia diagnostica sequenziale basata sulla probabilità clinica valutata utilizzando sia il punteggio di Ginevra semplificato, rivisto, sia il punteggio Wells per l’embolia polmonare; misurazione del D-dimero altamente sensibile; angiografia polmonare con tomografia computerizzata ( CTPA ).
I pazienti con un valore di D-dimero tra il cutoff convenzionale di 500 microg/l e il cutoff aggiustato per età non hanno subito CTPA e sono stati lasciati non-trattati e sono stati formalmente seguiti per un periodo di 3 mesi.
L'esito primario era il tasso di fallimento della strategia diagnostica, definita come eventi tromboembolici durante il periodo di follow-up di 3 mesi tra i pazienti non-trattati con anticoagulanti, sulla base di un risultato di cutoff negativo di D-dimero aggiustato per età.
Tra i 3.346 pazienti con sospetta embolia polmonare inclusa, la prevalenza di embolia polmonare è stata del 19%.
Tra i 2.898 pazienti con una probabilità clinica non-alta o improbabile, 817 ( 28.2% ) avevano un livello di D-dimero inferiore a 500 microg/l e 337 pazienti ( 11.6% ) avevano D-dimero tra 500 microg/l e il loro cutoff aggiustato per età.
Il tasso di fallimento a 3 mesi in pazienti con un livello di D-dimero superiore a 500 microg/l, ma al di sotto del valore di cutoff aggiustato per età era di 1 su 331 pazienti ( 0.3% ).
Tra i 766 pazienti con 75 anni o più anziani, dei quali 673 avevano una probabilità clinica non-elevata, utilizzare il cutoff aggiustato per età invece del cutoff di 500 microg/l ha aumentato la percentuale di pazienti in cui l’embolia polmonare potrebbe essere esclusa sulla base del D-dimero da 43 dei 673 pazienti ( 6.4% ) a 200 dei 673 pazienti ( 29.7% ), senza ulteriori risultati falsi negativi.
In conclusione, in confronto con un cutoff fisso di D-dimero pari a 500 microg/l, la combinazione della valutazione di probabilità clinica pre-test con il cutoff di D-dimero aggiustato per età è stata associata a un maggior numero di pazienti nei quali l’embolia polmonare potrebbe essere considerata esclusa con una bassa probabilità di successiva tromboembolia venosa clinica. ( Xagena2014 )
Righini M et al, JAMA 2014; 311: 1117-1124
Pneumo2014 Diagno2014
Indietro
Altri articoli
Rischi di trombosi venosa profonda, embolia polmonare ed emorragie dopo Covid-19
È stato quantificato il rischio di trombosi venosa profonda, embolia polmonare e sanguinamento dopo Covid-19 in una serie di casi...
Trombolisi diretta da catetere versus anticoagulazione nei pazienti con embolia polmonare acuta a rischio intermedio-alto: studio CANARY
Il trattamento ottimale dell'embolia polmonare ( PE ) a rischio intermedio-alto rimane sconosciuto. È stato valutato l'effetto della trombolisi convenzionale...
Passaggio precoce all'anticoagulazione orale nei pazienti con embolia polmonare acuta a rischio intermedio: studio PEITHO-2
Le attuali linee guida raccomandano una strategia di trattamento aggiustata per il rischio per la gestione dell'embolia polmonare acuta. Questa...
Dimissione precoce, trattamento domiciliare con Rivaroxaban nell'embolia polmonare a basso rischio
I dati dello studio HoT-PE hanno dimostrato i benefici per alcuni pazienti con embolia polmonare acuta a basso rischio, della...
Esiti e fattori di rischio di embolia polmonare massiva e submassiva nei bambini
Poco si sa sulla embolia polmonare grave nei bambini. Sono stati riportati gli esiti di embolia polmonare, identificati i fattori...
Xeljanz al dosaggio di 10 mg due volte al giorno: aumento del rischio di embolia polmonare e di mortalità nei pazienti con artrite reumatoide
In accordo con l’EMA ( European Medcines Agency ) e con l’Agenzia Italiana del Farmaco ( AIFA ), Pfizer Europe ha...
Antinfiammatori: Tofacitinib associato a rischio di embolia polmonare e trombosi venosa profonda in modo dose-dipendente
Lo studio A3921133 è uno studio in aperto in corso che valuta la sicurezza di Tofacitinib ( Xeljanz ) 5...
Trattamento ed esiti clinici a lungo termine dell'embolia polmonare incidentale nei pazienti con tumore
L'embolia polmonare viene diagnosticata incidentalmente fino al 5% dei pazienti con tumore in scansioni di imaging di routine. La rilevanza...
Pradaxa, un anticoagulante per il trattamento di trombosi venosa profonda, embolia polmonare, e per la prevenzione della formazione di coaguli in chirurgia ortopedica e nella fibrillazione atriale
Pradaxa è un medicinale anticoagulante che trova impiego per: prevenire la formazione di coaguli ematici nelle vene degli adulti...
Incidenza e fattori di rischio dell'ipertensione polmonare tromboembolica cronica dopo embolia polmonare acuta
L'incidenza e i fattori di rischio dell'ipertensione polmonare tromboembolica cronica ( CTEPH ) dopo embolia polmonare ( PE ) acuta...